Il ritrovamento di molti siti archeologici antichissimi, fanno supporre che il territorio Veneto fosse stabilmente ed intensamente abitato sino in epoche remote, in particolare da 3.000 – 4.000 anni fa’ in poi.
Fra il 1200 ed il 900 ante Cristo, una popolazione indoeuropea originaria della plafagonia emigrò in massa in Veneto a causa di forti variazioni climatiche che causarono l’inaridimento dei loro territori d’origine.
Essi si fusero con le popolazioni già presenti tipo gli Euganei dando vita all'etnia dei Veneti.
I Veneti avevano una propria lingua il venetico con una scrittura con caratteri del tipo runici.
Nelle comunità venete di allora, al centro vi era un tiglio, albero sacro, dove si riunivano i saggi e si svolgevano le feste.
Erano religiosi, bruciavano i loro morti su pile di legno e conservavano le ceneri in urne di terracotta o bronzo, veneravano diversi dei in templi all’aperto, erano molto devoti alla dea Rejtija che in epoca romana con l'introduzione del cristianesimo la sua figura venne sostituita dalla Madonna.

Inizialmente i Veneti si allearono con i Romani per contrastare le invasioni dei popoli dei Galli.
In seguito i Veneti entrarono a far parte dell'impero romano spontaneamente.
In epoca romana con l'imperatore Augusto, successore di Cesare, l'impero fu diviso in varie regioni.
"regio X Venetia et Histria"; era il nome del territorio del popolo Veneto.
Con i romani il latino divenne la lingua ufficiale ed inizia così a svilupparsi una prima forma di lingua o dialetto veneto.
Con la caduta di Roma e le continue invasioni barbariche una parte della popolazione iniziò ad ingrossare le varie comunità venete già esistenti nella laguna fondando poi Venezia.
il litorale veneto resterà governato da l'esercito di Ravenna, sotto l'impero bizantino, ottenendo progressivamente l'autonomia diventando la repubblica di Venezia.
Nell'entroterra Veneto diversamente si insediarono diversi feudi governati dalle varie signorie come gli Estensi, i da Romano, Carraresi, Scaligeri.

Il Museo Geo-Paleontologico di Roncà sorge nel 1973 per iniziativa dell’Associazione Paleontologica Val d’Alpone Gruppo Val Nera e raccoglie oggi una collezione di alcune migliaia di fossili di vertebrati e invertebrati provenienti dalla zona di Roncà.

Il Museo nasce con la finalità di educare, specialmente i giovani, all’amore per la natura e in particolare vuole essere mezzo di divulgazione delle conoscenze geologiche e paleontologiche della zona.